Eliminare le Provincie, in cinque mosse.

1. Cessazione e cancellazione in via definitiva, con effetto al termine del mandato in corso, di tutte le cariche politiche in essere degli organi afferenti ciascuna Provincia italiana.

2. Trasferimento di tutte le funzioni politiche oggi svolte dai suddetti organi in capo alle cariche corrispondenti del capoluogo di Provincia (il Sindaco del capoluogo assume anche le funzioni dell’attuale Presidente della Provincia, l’Assessore alla viabilità fa altrettanto per gli ambiti di sua competenza e via dicendo…), le quali prendono contestualmente in carico anche la direzione di tutti gli uffici esistenti presso la Provincia stessa.

3. Obbligo di contenimento della spesa del nuovo Capoluogo entro il limite di 2/3 del budget mediamente allocato per Capoluogo e Provincia nel corso dei cinque esercizi precedenti l’accorpamento, entro cinque anni dalla data dell’accorpamento, al netto del costo del personale. Trattamenti diversi possono essere concordati con l’Amministrazione Centrale qualora ricorrano significativi e provati elementi di discontinuità con il passato.

4. Obbligo di riduzione dell’organico del personale in forza al nuovo Capoluogo entro il limite di 2/3 dell’organico di Capoluogo e Provincia prima dell’accorpamento, entro cinque anni dalla data dell’accorpamento, tramite assorbimento presso la Pubblica Amministrazione e blocco delle nuove assunzioni.

5. Commissariamento immediato dei Capoluoghi che vengano meno agli obblighi previsti dai punti 3 e 4, con obbligo per il Commissario di attuare le prescrizioni dei suddetti punti entro un anno di mandato e non rieleggibilità del Commissario nella medesima carica in caso di fallimento.